Primo giorno sulla GOR

Il primo giorno di viaggio devo dire che è andato fin troppo bene! Tutto è filato liscio come da programma e senza nessun inghippo: partenza da casa alle 10.30 in compagnia del mio bel valigino rosa shocking, noleggio e ritiro autovettura risultato più semplice che andare a comprare “panellatte” dal Beretta (la Hertz non delude mai!), navigatore acquistato al JB Hi-Fi di Sydney ancora perfettamente funzionante. Cosa chiedere di più?

Hehe, quando si dice “organizzazione”…

Pronti, partenza, via sulla mia Toyota Yaris! Giornata meravigliosa, soleggiata ma non troppo calda. Traffico stradale svanito non appena fuori dal centro. La Great Ocean Road, però, comincia ufficialmente a partire da Torquay, ad un centinaio di km da Melbourne.

I limiti di velocità sono stati astutamente fissati in modo da permetterti di viaggiare gustandoti il piacere della guida e, al tempo stesso, assaporando l’incantevole paesaggio senza alcun rischio di collisione. La strada affianca l’oceano per tutti i suoi 243 km. Per certi tratti costeggia le piccole baie di sabbia bianca e, per altri, si allontana inerpicandosi su e giù per i tornanti della scogliera, regalando scenari spettacolari. Madonna come sono poetica! No, a parte gli scherzi, la Great Ocean Road è veramente una cosa eccezionale!

Ogni 300 metri circa c’è una piccola area di sosta panoramica che ti permettere di accostare per scattare qualche foto. Io avrò fatto una ventina di soste lungo i 190 km percorsi oggi, tra cui l’inevitabile pausa cappuccino in una bakery di Lorne. Guidare sotto l’effetto della caffeina è tutta un’altra cosa, ti senti dentro un’adrenalina pazzesca, canti a squarciagola e non te ne frega niente di quello che potrebbero pensare gli altri automobilisti che incroci. Ma, in fondo, chi non l’ha mai fatto, dai!

A parte questo, alla fine, sono arrivata ad Apollo Bay verso le quattro. Ho lasciato la macchina in un parcheggio lungo la spiaggia e mi son messa alla ricerca di un hotel per passare la notte. Visti i prezzi spropositati dei motel, che viaggiando da sola non mi posso certo permettere, ho deciso di provare una nuova esperienza: la camerata di un ostello! 25 dollari spesi per occupare un letto in una stanza da quatto persone con bagno in comune al Surfside Backpacker. Per il momento sono l’unica occupante… Se non arriva nessuno entro sera posso dire di aver vinto la lotteria dato che la stanza singola mi sarebbe costata 60!

Il posto è molto carino. Sembra uno di quei piccoli campeggini pacifici che si trovano in Francia. È composto da tante casettine di legno bianco e, nonostante le apparenze, è molto pulito. Dopo aver pagato, la proprietaria ti da lenzuola e federa e poi tocca a te farti il letto. Ah, anche qui ci sono i materassi riscaldati… tiè! Comunque, appena arrivata mi sono fatta una doccia e sono uscita di nuovo per fare un giro in spiaggia. Per cena, fish & chips annaffiati da un deca-skinny-cap e, per finire, altra passeggiatina in spiaggia. Dato che sono solo le nove, adesso mi stragodo la pace di questo posto guardandomi un film sotto le coperte.

A domani tesorini!
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