Tanto studio per finire ad affettar pizze

Pian piano le cose si stanno stabilizzando. Le certezze che adesso ho sono la casa, per quattro settimane, e il lavoro all’Arthur’s Pizza, il lunedì e il martedì (più qualche giornata occasionale per dare una mano in caso di bisogno). Il lavoro al Pompei’s, invece, non lo vedo ancora come una cosa sicura perché nel giro di una settimana ne sono successe di ogni. Praticamente la mia capa pazza ha avuto un lutto ed è dovuta partire. Credo per l’Italia, ma non ne sono sicura. Al colloquio mi aveva spiegato che lei è croata ma è cresciuta a Cortina d’Ampezzo, dove ancora vivono il marito e la figlia piccola. Così, a causa di tutto questo scompiglio, non ha ancora avuto modo di “interrogarmi” sul menù. E senza passare l’orale dice che non può farmi lavorare come cameriera. Questa è la ragione per cui per le prossime due settimane che lei sarà overseas il mio compito nel suo ristorante sarà quello di stare in cucina a tagliare le pizze prima che vengano portate ai tavoli… Qui si usa servire la pizza ai clienti già tagliata a fette. Poverini, sennò fanno troppa fatica. All’Arthur’s usiamo anche dare a ciascuno un piattino in modo da poterne tirare giù una fetta per volta. Questa può essere una soluzione pratica quando si condivide la stessa pizza o quando ci sono compagnie di ragazzi che ordinano cinque o sei pizze formato famiglia da dividersi, ma non quando ordini una pizza small grande come il palmo della tua mano! Va beh, tagliare pizze non sarà il sogno della mia vita ma almeno posso cominciare ad inserirmi nell’ambiente del Pompei’s e a conoscere lo staff. Cosa più importante, mi dà da vivere. E poi la cucina è il mio mondo! Comunque c’è da dire anche che, è vero, la mia capa sarà pure stronza finché vuoi, tuttavia, nonostante questo momento di lutto, ha pensato a me e ha trovato una soluzione alternativa pur di farmi fare qualcosa. Resto lo stesso dell’idea che il fatto di non potermi far lavorare come cameriera prima di aver verificato se conosco o no tutto il menù mi sembra una fissa un po’ idiota, no? Fa niente, il posto mi piace troppo per rinunciare a causa dei suoi capricci. Bene, tra qualche ora comincerò il mio nuovo lavoro di tagliapizza. Nei prossimi giorni vi farò sapere com’è andata.

Ma chi l’avrebbe mai detto che sarei venuta in Australia ad affettare pizze?! Bah, staremo a vedere a dove porterà questa cosa…