Giorni difficili

Ah che vita dura!
I giorni appena trascorsi non sono stati affatto semplici. In primis per la mia precarietà lavorativa. In secundis per i continui traslochi da un’abitazione all’altra.
Per fortuna tra poco dovrebbe tornare tutto alla normalità. Domani, infatti, ci trasferiamo nel nuovo appartamento dove resteremo fino al 26 Maggio. Almeno in quello possiamo stare tranquilli. Ieri, ahimè, siamo dovuti andare da Sam, il proprietario, a portare tutti i soldi.
Questa ne è una triste testimonianza.

 

I miei guadagni di un mese svaniti così. Però almeno posso dire di essermeli guadagnati da sola! Con un mese di lavoro mi sono infatti garantita un tetto sulla testa per un altro mese.
Se non sono soddisfazioni queste!

Per quanto riguarda il lavoro diciamo che è in via di decollo… non mi va di raccontare tutti i particolari perché sono argomenti che negli ultimi giorni mi hanno lasciata un po’ così 😥 .
Spero solo che d’ora in poi fili tutto liscio.

In questo momento mi trovo nel monolocale a studiare il menù del Pompei’s. Mi sembra tanto una di quelle mattine a casa in cui mi alzavo già scazzata perché sapevo che avrei dovuto passare la giornata a studiare. Come potete vedere anche a km e km di distanza le cose non cambiano. E infatti sto facendo di tutto per perdermi via tra lo studio di un antipasto e quello di una pizza: doccia, depilazione ascelle, mangiucchiato cereali, mandato qualche sms… e, cosa più evidente, l’aggiornamento del blog!
La mia capa non è affatto una persona semplice da trattare, sennò non sarei qui a perdermi una così bella giornata di sole per studiare in maniera tanto minuziosa il menù del suo ristorante.

Va beh dai, meglio che vada. Mi manca ancora tutta la lista dei vini, la cosa che più odio. Se aprissi un ristorante tutto mio credo che non metterei vino nel menù. Non ricordo se ve l’avevo già spiegato, qui in Australia è usanza comune portarsi la propria bottiglia di vino da fuori. Semplicemente poi ti fanno pagare un surplus in base al numero di bottiglie che porti o al numero di wine glasses che richiedi. Questo va a discrezione del ristorante. Ecco, io lascerei che i clienti si portino il loro vinello da casa, anche a gratis, non importa, basta che non scassino le palle a me su che vino abbinare alla “Milanese del pizzaiolo” o al “Filetto di dentice al cartoccio” 👿 .

E con questo è tutto. Scusate il mio stato d’animo ma ho un orale tra sei ore e non sono per niente preparata. Se non lo supero posso anche dire addio al mio nuovo lavoro.