Carino Brett che oggi ci ha offerto il caffé a metà pomeriggio! Sono giorni che é finito e sono giorni che tutte le mattine passo dal bar prima di salire in ufficio. Come canticchiava qualcuno “prendo il caffé alla mattina sennò il cervello non si avvia…”. Ho anche fatto la tessera fedeltà, ogni 8 caffé uno in omaggio. Dopo vari tentativi andati male, sono finalmente riuscita a trovare una caffetteria in grado di preparare un caffé abbastanza decente, e ormai la ragazza che ci lavora mi conosce e sa che lo prendo col dolcificante. Quando oggi Brett ha pronunciato la solita frase “Linda, barista, caffé!”, la mia risposta é stata “Finished!”, e lui “Finito?! (in italiano). Vuoi andare a comprarlo?”. Avrei preferito andare al supermarket a comprare i chicchi da macinare o, perlomeno, la polvere, invece lui mi ha mollato in mano 20 dollari e mi ha spedita direttamente al bar. Così ne ho approfittato per andare nella mia caffetteria di fiducia e farmi timbrare la tesserina. Evvai! Mi sto rendendo conto che, da vera italiana (mi spiace dirlo), le sto trovando davvero tutte per risparmiare. Un tempo non ero così… ma qui la vita é veramente troppo cara, quindi dove c’é da “fottere” io fotto. Il dolcificante, ad esempio, già costa un botto da noi, figuriamoci qui! E infatti appena posso entro al Mc Donald’s e ne porto via una manciata. Ogni tanto, poi, frego anche un po’ di bagnoschiuma della Debrah o quello ultradelicato dei bimbi. Per non parlare del suo balsamo superprofessional o di tutti i suoi prodotti esfolianti che traboccano dalla doccia! Ormai ho preso il bagno di casa per una specie di SPA. La scorsa settimana, in doccia, mentre cercavo di rubare un po’ di balsamo, mi é scivolato il mega boccettone e si é rotto il tappo. Ho aspettato il mattino dopo per confessarglielo così, ho pensato, essendo mattina non penserà mai che mi stavo lavando i capelli. Anche quando vado a fare la spesa passo le ore a controllare i prezzi dei prodotti e intanto rimugino “qualità o risparmio?”. Il più delle volte vince il risparmio, tranne quando si tratta di acquistare i miei cereali Kellogg’s o i miei prodotti per capelli Elvive o Pantene (anche se poi cerco di usarli il meno possibile o, se non altro, di miscelarli con quelli della Debrah). Ah, dimenticavo di dire che qualche volta mi porto via un paio di fette di pane della colazione per preparare i miei sandwich al tonno a pranzo! Che razza di pezzente che sono diventata! Quando tornerò in Italia, però, so già che vedendo quanto (relativamente) poco costa la roba da noi rispetto a qui tornerò ad essere la spendacciona di sempre.
Comunque c’é da anche dire che io e Simo quando siamo in giro non badiamo a spese in fatto di hotel… infatti non ci accontentiamo mai di ostellacci con shared bathroom o shared bedroom, ma scegliamo sempre suite con tv al plasma, frigobar, king-sized bed e, perché no, anche l’idromassaggio, se la differenza di prezzo non eccede i 10 dollari a testa. E poi, almeno una volta alla settimana (tralasciando i weekend) ceniamo fuori, nonostante le famiglie siano pagate per sfamarci tutti i giorni.
Rileggendo questo post mi sto rendendo conto di essere veramente una brutta persona…