Finalmente martedì scorso sono riuscita ad organizzare la prima cena con tutti i coinquilini approfittando del giorno interamente off. Erano settimane che ci provavo ma, ogni volta, o io o loro avevamo sempre un qualche impegno inderogabile.
Parto da una piccola premessa sulla casa.
Da ormai un mese vivo in questo bellissimo appartamento abitato da quattro persone, compresa la sottoscritta. In realtà potrebbe ospitarne anche una quinta, ma per ora non è ancora stata trovata. La casa è su due piani. Al primo ci sono cucina e salotto uniti, un bagnetto, la mia stanza e un’altra stanza ancora disabitata. In realtà fino alla scorsa settimana queste due stanze costituivano un unico enorme locale. Poi è arrivato il proprietario che nel giro di tre giorni ha tirato su un muro creando due singole. Così adesso mi ritrovo ad occupare una singola pagando lo stesso prezzo che pagavo nella doppia. 😎
Al secondo piano si trovano invece le stanze degli altri tre coinquilini e il bagno vero e proprio. La casa è veramente spaziosa e, viste le enormi vetrate, anche molto luminosa. Per tenerla pulita abbiamo dei turni di pulizia settimanali. Ogni settimana c’è l’addetto alla cucina, l’addetto ai bagni, e l’addetto a spazi comuni e scale. A me questa settimana sono toccati i bagni. 👿
Passiamo ora a parlare dei coinquilini. Adesso che li conosco un pochino meglio posso spifferarvi qualcosa in più su di loro.
Prima di tutto c’è Jennifer, dalla Nuova Caledonia. Lei è la “figliastra” del padrone di casa. Dico figliastra perché il padrone di casa, anche lui neocaledoniano (credo si dica così), era il compagno di sua madre. Ora sono separati. Jennifer è ad Auckland per studio. Da quanto ho capito vuole diventare fashion designer. È appassionata di moda. All’apparenza può sembrare una un po’ chiusa e scontrosa invece è molto simpatica.
C’è poi Moe, giapponese. Anche lei è qui per studiare inglese. Lei è la tipica giappo un po’ chiusa e riservata. Parla poco, in casa non si sente mai… comunque è molto pulita e ordinata.
Il beato tra le donne è invece Augustin, francese di Montpellier. Ero felice di sapere che avrei avuto un francese come coinquilino… poi quando l’ho visto ci sono rimasta un po’ male. Parlandoci insieme ho capito che ha la classica simpatia tipica dei francesi. Diciamo che è un po’ un tontolone… e anche taccagno, visto che per cena ha portato solamente qualche birra di marchio ignoto. Sicuramente era l’offerta del giorno. Ma va beh. Lui sta facendo uno stage di sei mesi per l’università. Credo studi qualcosa tipo ingegneria perché so che l’azienda presso cui lavora progetta i nastri trasportatori degli aeroporti.
Comunque sono tutti ragazzi molto tranquilli e molto puliti.
Passiamo al tema culinario.
La sottoscritta, per l’occasione, ha sfoderato uno dei suoi cavalli di battaglia, un piatto che le riesce facilmente e che è sempre molto apprezzato da tutti (purché non siano vegetariani): pasta panna, salsiccia e piselli. Insostituibili le penne Barilla.
Anche la giappo è stata brava. Ha preparato un’insalata con uova strapazzate e tocchi di prosciutto affumicato condita con una salsina dolce. In più ha scaldato una crema di nonsochè già pronta in busta. Ecco, questa poteva evitarla. Credo sia stato il piatto più “intoppante” di tutta la cena. 😯
Ma andiamo avanti. Come vi dicevo, il francese si è limitato a portare delle birre sottomarca e sottocosto, mentre Jennifer ha comprato del pollo ma, visto che tutto il resto era già fin troppo, le abbiamo detto di congelarlo per un’altra occasione. In compenso alla fine della cena ha offerto a tutti il suo vino preferito (una bottiglia abbastanza costosa di vino bianco neozelandese che qui va molto nei ristoranti, l’Oyster Bay Sauvignon Blanc), vodka al caramello e una torta gelato tipo Viennetta. Al termine della serata, Augustin ha lavato piatti e pentole… hehe! 😈
Beh dai, serata riuscita alla grande. Almeno adesso posso dire di conoscere le persone con cui vivo e con le quali da ormai un mese condivido (e pulisco)… il cesso!
Ah! Come ho potuto dimenticarmi della mascotte di casa! Con noi vive anche il tenero porcellino d’India di Jennifer. Naturalmente sta nella gabbietta. Come tutti i porcellini d’India, ha ciuffi di pelo colorati che sparano da tutte le parti, per questo quando lo vedi non capisci dov’è la faccia e dove il culo!!!
Povero, ha paura anche della sua ombra…