Ciao tesori!
Tirata avanti l’ora? Noi qui la tiriamo indietro il primo di Aprile, quindi per una settimana avremo nove ore di differenza! Strana la vita, eh?
Dunque, sono lieta di comunicarvi che finalmente ho un lavoro. No, non è il lavoro per il quale stavo aspettando la chiamata da venerdì ma va bene lo stesso. Ma partiamo dall’inizio. Innanzitutto, ieri, io e Simo abbiamo ufficialmente lasciato il nido per iniziare questo nuovo avventuroso capitolo. A mio parere, tutto questo cambiamento sconvolgerà più me che lui in quanto per me d’ora in poi sarà tutto diverso. Finito lo stage, finito di vivere comodamente in centro città, finito di avere sempre un treno o un bus che, con uno schiocco di dita, mi riportino alla base nel giro di una ventina di minuti, ovunque io mi trovi. Ma va bene così.
Per quanto riguarda il lavoro. Quelli del ristorante italiano non si sono più fatti sentire (non so se sia corretto usare la parola PIÙ o se sperare in un ANCORA). Comunque, stamattina, approfittando della mattinata libera di Simo, ci siamo fatti un’altra delle nostre lunghe passeggiate. Questa volta da Bondi Rd (dove adesso abitiamo) fino in centro città, per un totale di 6km, la maggior parte dei quali sotto la pioggia. Strada facendo ne ho approfittato per disseminare qualche curriculum qua e là. Non era ancora l’una quando ricevo una chiamata. Era la proprietaria dell’Arthur’s Pizza di Oxford St che mi proponeva una prova nel pomeriggio. Naturalmente ho subito accettato. E così dalle 15 alle 18 ho fatto questa prova. Devo dire che mi sono pure divertita un sacco. Non l’avrei mai detto, ma trovo che fare la cameriera in fondo sia divertente. A saperlo prima! 😉
Comunque sono sempre più convinta del fatto che la vita da ufficio non faccia proprio per me. Vuoi mettere come passi molto più velocemente il tempo quando sei in continuo movimento? Per me è così. In queste settimane di stage, passate per lo più davanti al computer, ricordo che ogni tanto partiva lo sclero e dicevo a Brett che andavo a sgranchire le gambe. Poi mi bastava fare il giro dell’isolato a passo spedito per riprendermi.
Torniamo ad oggi (a volte mi perdo via nei discorsi). Stavo dicendo che alla fine la prova è andata bene. La proprietaria, gentilissima, mi ha proposto di farne un’altra martedì e di tornare poi venerdì per iniziare il lavoro vero e proprio (remunerato). E così anche oggi c’ho guadagnato un pasto gratis. Prima di andare via mi fa “scegliti qualcosa dal menù”.
Non me lo son fatto ripetere due volte… ho scelto una pizza “meat lovers”, ovvero pollo, salame piccante, salsiccia e salsa bbq :-P.
Ma il bello viene adesso.
Alle 20.30, dopo due bus, un taxi e quattro bestemmie, io e il mio cartone di pizza siamo finalmente riusciti a raggiungere Simo che stava giusto chiudendo i battenti della gelateria. Abbiamo quindi aspettato che la sua collega se ne andasse per andare a prendere un fish & chips take away per lui dal ristorante di fronte e ritornare in gelateria a papparci la nostra bella cenetta seduti in vetrina. Sono anche riuscita a rimediare un tortino alle mandorle come dolce. Speriamo che nessuno controlli mai i filmati delle telecamere sennò so’ cazzi (più che altro per Simo) 😆 . Anche il ritorno non è stato semplicissimo: due bus più un pezzo di strada a piedi… ma in due è tutto diverso!
Questo è quello che intendo dire quando parlo di “vivere alla giornata”. Qui ogni giorno è diverso e non si sa mai come evolverà. Può succedere tutto o niente. Non si possono fare programmi a lungo termine (e per lungo termine parlo di ore) perché in qualsiasi momento può subentrare l’imprevisto che ti sconvolge la giornata. Ma è proprio questo quello che noi stiamo cercando… emozioni forti! 😀