Ben ritrovati cari amici gossippari! Io lo so che non ve ne frega niente di sentir parlare di Sydney e dell’Australia ma vi interessano molto di più questo genere di post.
Ottimo, per vostra gioia stasera spettegoleremo un po’ sull’ultima arrivata nella famiglia Matthews… la giappo!
Bene, sono due sere che ceniamo insieme io e lei da sole… e ne sono uscite di cose! Nonostante le grosse lacune linguistiche ci siamo intese perfettamente. Da dove comincio… dunque, innanzitutto dimenticatevi la leggenda che cinesi/giapponesi non bevono alcol. Questa trinca che è una meraviglia! E per di più ci da dentro di birra!! Il pomeriggio, mentre è in giro per Sydney con le amiche, beve, poi torna a casa e prima di cena dorme. Quando si sveglia si ritrova nella macchina fotografica foto di lei scattate di fianco ai cessi dei bagni pubblici nella classica posa peace & love che hanno tutti i giapponesi nelle foto. Peccato che non si ricordi di averle fatte!!! Oh mamma… questa più che una casa sta diventando un circolo di alcolisti anonimi, tra lei e la Debrah! E vi giuro che le foto le ho viste quindi è vero! Aveva anche l’espressione del tipo “sono brilla e faccio la deficiente”, con le pupille dilatate e lo sguardo un po’ annebbiato. Sabato sera invece mi ha confessato di essere tornata a casa barcollando. Troppo forte! Anche perché se la vedi non le dai 19 anni ma 13… con gli occhiali e l’apparecchio. Sembra Ugly Betty in versione giappo. Comunque c’è da dire che lei è mooolto educata. Quando è in casa non la si sente mai, se ne sta sempre chiusa nella sua stanza. Va beh che se torna ciuca tutti i giorni sarà dentro che dorme in attesa della cena… Poi quando deve usare il bagno chiede sempre se a qualcun altro serve. Stasera, dato che lei si era già lavata e abbiamo finito di cenare tardi, ha detto che sarei potuta andare a farmi la doccia che tanto avrebbe lavato lei i piatti. No davvero, per quello nulla da dire. Però è leeeenta a mangiare! Ci mette una vita a finire un piatto di pasta. E lo ammette anche! Mangia un boccone e per venti minuti intavola un discorso. Ci mette tre ore per fare una frase di senso (in)compiuto. Bisogna interpretare tutto quello che dice. Quando non riesce a dire quello che vuole, poi, si agita tutta e fa come i bambini quando sventolano le manine e si innervosiscono. Altra cosa che mi fa morire dal ridere è che fotografa tutti i piatti che le cuciniamo. Ma questo c’era da aspettarselo, no? Assaggia e poi esclama “Oooh! Delicious!”. E questo succede ogni singolo giorno. Stasera sono rimasta a tavola dalle 19 alle 20.30 per aspettare che finisse la sua ciotolina di spaghetti di soia cucinati dalla Debrah. Continuava a dire “Sorry, I’m slow”, e io “Don’t worry, I have nothing to do”. Intanto io ero già al secondo bis. Sono contenta però che sia diventata mia complice nel dare gli avanzi al cane quando siamo da sole. Oggi, ad esempio, gli abbiamo rifilato tutto il pollo che c’era nel sugo degli spaghetti. Era immangiabile. Stracotto, quindi strasecco, anche stasera. Prima l’anatra, poi il canguro, adesso il pollo… Debrah, rinuncia a cucinare la carne che tanto non ti riesce!
Che altro aggiungere… boh.
Non accenno niente per quanto riguarda il weekend perché non mi voglio portare sfiga.
Se tutto va come dico ve ne parlerò domani.
Detto questo vado a dormire che è tardi!
Alla prossima, pettegoli!