Oggi per gli australiani è un giorno importante tanto quando lo è il 4 Luglio per gli americani… e poteva mancare un’altra copiatura al tanto invidiato popolo americano? Noooo!
L’Australia Day è la festa nazionale ufficiale dell’Australia, e si celebra il 26 gennaio.
Il 26 gennaio 1788 fu il giorno in cui il capitano Arthur Phillip prese formalmente possesso della colonia del Nuovo Galles del Sud. Io aggiungerei… “e da li è cominciato lo scopiazzamento”.
Da quanto abbiamo potuto constatare fino ad ora io e Simo, qui di loro non hanno proprio niente!
Forse ne avevo già parlato in qualche post precedente… ma non esiste un qualcosa di veramente tipico australiano! Anche la bandiera… abbiamo visto oggi che è un po’ l’unione di quella americana e quella inglese!
Qui sembra davvero tutto un miscuglio di tante culture messe insieme… le case, le strade, i monumenti… non esiste uno stile univoco. Ci sono case in stile inglese, altre in stile villaggio turistico e poi ci sono i grattacieli… Ogni popolo che ha colonizzato questa terra ha portato qualcosa del suo patrimonio nazionale. Potrei andare avanti all’infinito ad elencare tutte le cose che si potrebbero ritrovare originali nel proprio paese di provenienza. Come la ruota panoramica che c’è sul porto… sembra proprio il London Eye di Londra! Basta fare un giro per il centro per farsi un’idea. Non esiste una cucina tipica australiana… in giro per la città si può trovare qualsiasi tipo di cucina, dalla steak house americana, al giapponese, al libanese, al tailandese, all’indiano e all’immancabile italiano… ma un ristorante che faccia piatti tipici australiani neanche a pagarlo. I fast food poi sono proprio quelli americani. Io pensavo di venir qua e mangiare canguro, coccodrillo, koala… macché! Non lo mangiano nemmeno loro! Quella del canguro è un po’ una leggenda. Qualche supermercato lo vende, ma non esiste un vero metodo per cucinarlo. Al massimo lo si sbatte sulla piastra come qui fanno con qualsiasi tipo di carne…
I ristoranti potrebbero realizzare profitti inimmaginabili se solo si inventassero una minchiata di piatto tradizionale, ma abbiamo capito che qui lo spirito imprenditoriale non sanno neanche cosa sia… altro che anni e anni di studi di marketing! Nessuno si sognerebbe mai di accrescere il proprio business. Gli basta così. Il ristorantino da 20 coperti va alla grande? Bene! Perché complicarsi la vita? Chi glielo fa fare di investire i propri guadagni per ingrandire l’attività?!
Va beh dai, per oggi basta così… non so se quello che ho appena scritto sia una critica o una cosa che dovremmo invidiargli. Alla fine loro vivono secondo la filosofia del “vivi e lascia vivere”. Se gli sta bene così perché rompergli le balle? Intanto loro stanno sicuramente meglio di noi in Europa e in America e la crisi non sanno nemmeno cosa sia.
Forse da questo popolo c’è solo da imparare.